Giornata grigia e piovosa sul cielo di Canegrate, ma la bella notizia è che il campo, un tempo molto sconnesso e fangoso ha lasciato il posto, questa estate ad un perfetto tappeto sintetico che invoglia anche mister e tifosa a infilare le scarpette chiodate e scendere in campo. Amarcord a parte, quella di oggi è una gara insidiosa per l’Ardor sotto due aspetti, quello psicologico, dopo la brutta gara di sabato scorso e quello di classifica, il Canegrate è infatti un punto avanti e la voglia di sorpasso potrebbe esasperare le iniziative dei ragazzi di Busto. A differenza di altre partite, quella di oggi vede iniziare le velleità di sfida con la prova degli “shot out” che i ragazzi temono particolarmente in quanto si tratta della prima volta. Un fenomenale Manuel Ghidoni, para quasi la metà dei tentativi degli avversari.
I nostri ragazzi invece segnano molto di più e con una differenza di 5 gol segnati in più vincono i due “shot out set”. Il primo tempo della gara è un dominio dell’Ardor che imposta molto bene il gioco e va molte volte al tiro, lasciando però vedere il più grosso limite che attualmente penalizza i leoncini: il non riuscire ad essere freddi nell’insaccare i palloni nella porta avversaria. Finisce con uno 0-0 e molto rammarico per un pari che poteva dare più soddisfazione alle maglie blu fiammato. Il secondo tempo parte ancora all’insegna dell’attacco per i giovani bustocchi, buon gioco palla a terra, buone triangolazioni e qualche ottimo taglio in profondità che però non riesce a produrre gli effetti sperati. Allo scadere della ripresa un’incertezza di Andrea Cantarelli, seguita da un intervento impacciato di Seydna Diagné lasciano l’avversario solo davanti a Ghidoni che si oppone al tiro, ma sporcando solamente la traiettoria che finisce comunque in rete. Amarezza e rabbia per il solo errore della partita. Molto positivo anche l’esordio in campionato di Riccardo Ceriani che dimostra carattere e tanto spirito di sacrificio. Il terzo tempo parte all’arrembaggio per i leoncini che vogliono portare a casa la gara. Ovviamente cercando il gol, spesso ci si sbilancia, ma ancora Ghidoni regala sicurezza. Molti i tentativi, ma più sale l’ansia e più scende la precisione. La pressione dei ragazzi è costante ma improduttiva, così anche il terzo tempo finisce con uno 0-0 che lascia l’amaro in bocca per una gara davvero dominata. Partita comunque maiuscola, giocata con un buon calcio che ha lasciato il segno sia nei propri tifosi che negli avversari.
Partite come queste meriterebbero una vittoria, non c’è dubbio; come educatore, però, prima ancora che come allenatore, queste sono le gare più importanti per i ragazzi di questa età, perchè cominciano a mostrare, seppure in un ambiente protetto, il cinismo e la crudeltà della vita. Ma che fanno anche capire come il bello del calcio, e della vita, è che per le persone coraggiose, c’è sempre un’altra partita da giocare e un giorno per potersi riscattare. Dopo la pioggia esce sempre il sole e con questa squadra, farà caldo, molto caldo.
All. Stefano Guarda